Oggi più che mai, fare un business plan si rivela fondamentale nel delineare una strategia imprenditoriale di successo, definendo gli obiettivi da raggiungere, i potenziali ostacoli da superare, le risorse necessarie, le previsioni finanziarie e piani di sviluppo aziendale.

In sostanza, scrivere un business plan può essere utile a imprenditore in vari modi. In questo articolo, spieghiamo come creare un business plan efficace, analizzando nel dettaglio gli strumenti e le strategie che possono guidare la vostra azienda al successo!

Cos’è un business plan?

Il business plan è un documento che descrive l’azienda, il suo brand, la sua struttura, i prodotti o i servizi offerti, le finanze disponibili e il modello operativo seguito dall’impresa per raggiungere il successo, illustrando come un’idea possa concretizzarsi in un progetto imprenditoriale vincente. Per quanto complesso da redigere, può essere riassunto nei seguenti punti essenziali:

✅ Una visione chiara della vostra azienda e dei suoi obiettivi.
✅ Un’analisi dettagliata del mercato e della concorrenza.
✅ Una guida strategica ai finanziamenti e alle partnership.
✅ Una roadmap per i primi anni di attività.

Un business plan è quindi fondamentale per ogni attività imprenditoriale, da quelle nascenti a quelle già ben avviate, e serve a:

  1. mettere nero su bianco l’idea d’impresa;
  2. avere un quadro sintetico dell’effettiva realizzabilità del piano imprenditoriale;
  3. pianificare e organizzare;
  4. delineare strategie promozionali ed economicamente sostenibili;
  5. dare delle linee guida al team e ai manager;
  6. trasmettere chiaramente la visione, la mission e il core business aziendale;
  7. valutare l’andamento del progetto imprenditoriale;
  8. illustrare come, dove e in che misura reperire le risorse economiche e umane per il corretto funzionamento di ogni processo.

Sebbene la sua utilità venga spesso sottovalutata, un solido piano di business aiuta a definire le strade da intraprendere, evitare errori, alloccare al meglio le risorse disponibili, trovare nuovi investitori, organizzare e pianificare.

In termini pratici, un business plan è un documento scritto che descrive in dettaglio come un’azienda, solitamente una start-up, intende perseguire i propri obiettivi, offrendo una visione chiara della vostra idea imprenditoriale, dell’analisi di mercato, delle previsioni finanziarie e delle strategie per raggiungerli.

A chi si rivolge il business plan?

Il business plan non è un qualcosa che serve solo agli imprenditori per ottenere i finanziamenti necessari ad avviare o far crescere un progetto imprenditoriale. Al contrario, ogni visionario che sia alla guida di un’azienda tecnologica, di un casinò online o di un piccolo bar di quartiere, può trarre beneficio da questa preziosa roadmap.

In sostanza, chiunque stia pensando di avviare un’attività di successo, cerchi investimenti o semplicemente voglia avere una visione chiara della direzione da intraprendere, dovrebbe prendere in considerazione la stesura di un business plan. Parliamo quindi di imprenditori autonomi, PMI, start-up e persino di organizzazioni no-profit.

Come fare un business plan?

Prima di analizzare uno ad uno i punti necessari per creare un business plan, è importante tenere a mente che questo documento aziendale deve essere chiaro, comprensibile ed esauriente.

Ciò premesso, vediamo nel dettaglio come scrivere un business plan, analizzando le otto sezioni che lo compongono:

  1. Presentazione del progetto: prima di tutto, dovete sapere dove volete andare. Descrivete la vostra idea imprenditoriale in modo conciso e chiaro. Identificate il problema che volete risolvere, il prodotto o il servizio che state offrendo e perché è unico.
  2. Obiettivi: dove volete arrivare tra uno, tre o cinque anni? Gli obiettivi devono essere S.M.A.R.T. (Specifici, Misurabili, Attuabili, Realistici e Tempificabili).
  3. Ricerca di mercato: analizzate il vostro mercato di riferimento. Chi sono i vostri potenziali clienti? Quanto è grande il settore in cui operate? Chi sono i vostri concorrenti e qual è il vostro vantaggio competitivo?
  4. Posizionamento: in quale segmento di mercato volete posizionarvi? Come vi distinguerete dalla concorrenza? Qual è la vostra proposta di valore?
  5. Partner/Fornitori: identificate le persone o le aziende chiave che vi aiuteranno a realizzare la vostra visione, che si tratti di approvvigionamento, distribuzione o anche mentoring.
  6. Finanziamenti: Da dove arriveranno i capitali? Avete intenzione di autofinanziarvi, di cercare investitori o di chiedere un prestito? Descrivete i requisiti finanziari iniziali e come pensate di gestire i fondi.
  7. Stato giuridico: la scelta della giusta forma giuridica è fondamentale, perché influisce sul regime fiscale, sulla governance e sulla responsabilità per i debiti.
  8. Previsioni: questa è la parte matematica. Sulla base delle vostre ricerche e analisi, elaborate una previsione finanziaria per i prossimi anni, che dovrà essere ottimistica e al tempo stesso realistica.

Ogni fase del processo di creazione di un business plan richiede un’attenzione meticolosa: prendersi il tempo necessario per redigerlo al meglio può quindi fare la differenza tra il successo e il fallimento.

Redazione di un business plan: guida step by step

Come abbiamo già detto, la stesura di un business plan richiede un approccio metodico. A seguire vi proponiamo un tutorial step by step per realizzare un documento completo e convincente!

Fase 1: Riassunto esecutivo

Un business plan che si rispetti parte ovviamente dal sommario esecutivo in cui sono elencate tutte le voci che compongono il piano, come l’idea principale, la visione imprenditoriale, le esigenze del mercato, le previsioni finanziarie e così via. Questo indice, così come accade per un libro, offre la possibilità a chiunque, dai manager alle risorse umane che subentrano nel progetto, di poter apprendere velocemente tutto l’insieme dell’idea imprenditoriale.

Oltre a ciò, strutturare un indice chiaro ed esaustivo agevola la comprensione delle informazioni a tutti i livelli dell’organizzazione, catturando l’interesse di chi lo legge.

Fase 2: Descrizione dell’azienda

In questa fase descrivete cosa fa la vostra azienda, perché è stata fondata, la sua mission, la sua visione e la sua proposta di valore. Indicate anche la forma giuridica, la sede, la storia, quali vantaggi offre rispetto ai competitor e i principali risultati ottenuti fino a quel momento.

Sempre in questa sezione, inserite anche una descrizione degli obiettivi che si vogliono raggiungere e in quanto tempo.

Fase 3: Prodotti o servizi offerti

Questa sezione deve descrivere in dettaglio i prodotti o i servizi offerti dall’azienda, sottolineando:

  • le peculiarità del prodotto o servizio, allegando anche immagini, grafici e analisi del prodotto;
  • i suoi possibili utilizzi;
  • perché è diverso dagli altri prodotti o servizi che propone la concorrenza;
  • i possibili sviluppi futuri e il ciclo di vita del prodotto.

Fase 4: Analisi del mercato

Un’azienda non può prosperare senza comprendere il mercato in cui opera. Identificate e analizzate il vostro pubblico di riferimento, le sue dimensioni, le sue esigenze e le sue abitudini di acquisto, nonché i vostri concorrenti diretti e indiretti.

Effettuate anche una SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce) per avere un quadro completo del contesto in cui operate.

Fase 5: Strategia di vendita e marketing

In questo sezione del business plan delineate la strategia che attuerete per raggiungere, aumentare e fidelizzare i nuovi clienti, imponendovi in quella specifica nicchia del mercato. Specificate anche il prezzo dei vostri prodotti o servizi, illustrate come volete promuoverlo e attraverso quali canali. Potete anche riportare una previsione di vendita e fatturato per il tempo considerato nel vostro business plan.

Fase 6: Organizzazione e gestione

Chi sono gli attori principali della vostra azienda? Descrivete il vostro team, le loro esperienze e competenze e il modo in cui contribuiranno al successo dell’azienda. In questa fase illustrate anche la struttura dell’azienda e del suo team manageriale (profili dei dirigenti, titoli e qualifiche, esperienze professionali, ruolo all’interno dell’impresa), pianificando anche l’assunzione e la gestione delle risorse umane (di quante e quali figure professionali avrete bisogno, le loro competenze e le loro mansioni).

Fase 7: Previsioni finanziarie

A questo punto è necessario fare due conti. Dal prospetto economico al piano di finanziamento, passando per il bilancio previsionale e il calcolo dei flussi di cassa, questa sezione è fondamentale per valutare la fattibilità e la redditività del vostro progetto.

Nel conto economico del vostro business plan dovrete anche riportare: il fatturato netto, le spese per merci e/o materie prime, l’utile lordo, i costi operativi, l’EBITDA (margine operativo lordo), l’EBIT (risultato intermedio del conto economico), l’utile netto, gli investimenti e i dividendi.

La stessa cosa dovrete farla anche con il vostro bilancio d’esercizio.

Fase 8: Appendici e allegati

Nella parte conclusiva del business plan dovrete allegare tutti quei documenti necessari alla completezza del piano, come i CV dei membri del team, le ricerche di mercato dettagliate, i contratti di locazione e così via.

Come avrete capito, un business plan ben strutturato è molto più di un semplice documento informativo. È una narrazione che racconta la storia della vostra azienda, dalla sua nascita al suo sviluppo. Seguendo questa guida, avrete una solida roadmap per iniziare il vostro percorso imprenditoriale!

Esempio di business plan facile e veloce per un ristorante

L’idea di lanciare un ristorante è entusiasmante, ma per trasformare questa passione culinaria in un’attività fiorente è indispensabile un solido business plan. A seguire, vi proponiamo un esempio semplificato che illustra come potrebbe essere strutturato un business plan per un piccolo ristorante.

1. Sommario

“Bella Napoli”, un trattoria napoletana situata nel cuore di Napoli, che offrirà una cucina tradizionale con un tocco di innovazione e modernità, in un’atmosfera rilassata e accogliente.

Rivolto a locali e turisti, il ristorante mira a diventare un punto di riferimento della zona grazie alla sua attenzione alla qualità, alla sostenibilità e a un servizio eccezionale.

2. Descrizione dell’attività

Bella Napoli è un locale da 80 coperti situato nel vivace quartiere Chiaia a Napoli. Proponendo una fusione di tradizioni culinarie partenopee con un tocco contemporaneo, il ristorante offrirà un’esperienza gastronomica unica nel suo genere!

3. Prodotti o servizi

Oltre al menu principale, Bella Napoli offrirà un menu giornaliero che cambia a seconda della stagione e dei prodotti disponibili. I clienti potranno inoltre gustare una selezione di vini nostrani e dolci fatti in casa.

4. Analisi di mercato

La domanda di ristoranti che offrono un’esperienza gastronomica autentica a un prezzo accessibile è in crescita. Con oltre 30 milioni di turisti che visitano Napoli ogni anno e una popolazione locale che apprezza la buona cucina, il mercato è davvero vasto.

Ovviamente c’è anche molta concorrenza in quella zona, ma l’ubicazione strategica e l’offerta unica di Bella Napoli lo collocano in una posizione privilegiata.

5. Strategia di vendita e marketing

La strategia prevede una grande inaugurazione, partnership con gli hotel locali, una presenza attiva sui social network e offerte speciali per gli eventi locali.

Il passaparola sarà incoraggiato anche attraverso programmi di fidelizzazione.

6. Organizzazione e gestione

La proprietaria Maria ha 10 anni di esperienza nel settore della ristorazione. Si occuperà delle operazioni quotidiane, coadiuvata da uno chef, un manager e un team esperto di camerieri e cuochi.

7. Previsioni finanziarie

Le previsioni finanziarie indicano un ritorno sull’investimento in 18 mesi. Con un costo medio di 30 euro a pasto e una stima di 60 coperti al giorno, si prevede un fatturato annuo di circa 650.000 euro.

8. Appendici e allegati

Sono inclusi i menu, i CV del personale chiave, i contratti di affitto e le ricerche di mercato dettagliate.

Naturalmente, questo business plan è solo un esempio semplificato per un ristorante, ma all’atto pratico potrebbe richiedere ulteriori dettagli e approfondimenti. In ogni caso, questo esempio dà un’idea sommaria della struttura e dei contenuti essenziali di un solido business plan aziendale.

Sette consigli per una corretta gestione aziendale

Il lancio di un’impresa è una fase decisiva, ma la gestione quotidiana è altrettanto cruciale per la sua sopravvivenza e crescita. Ecco alcuni consigli essenziali per la gestione della vostra attività.

1. Stabilire obiettivi chiari

Sapere dove si vuole arrivare è fondamentale. Ne abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo, ma è assolutamente necessario tenerlo a mente.

Definite gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, assicurandovi che siano SMART: Specifici, Misurabili, Attuabili, Realistici e Tempificabili.

2. Monitorare le finanze

Controllate regolarmente il flusso di cassa, le spese e le entrate della vostra attività. Questo vi aiuterà ad anticipare i potenziali problemi finanziari, a dare priorità agli investimenti e a mantenere una buona redditività.

3. Rimanere flessibili

Il mondo degli affari è in continua evoluzione e la capacità di adattarsi ai cambiamenti, che si tratti di nuove normative, tendenze di mercato o sfide inaspettate, è una risorsa fondamentale.

4. Scegliere il team giusto

La forza della vostra azienda spesso risiede nella qualità del vostro team. Assumete persone qualificate, formatele in modo adeguato e assicuratevi di mantenere un ambiente di lavoro positivo e stimolante.

5. Ascoltate i vostri clienti

I clienti sono la vostra migliore fonte di informazioni. I loro feedback possono aiutarvi a migliorare i prodotti o i servizi che offrite, ad adattare il vostro approccio di marketing e a mantenere alta la soddisfazione del pubblico.

6. Gestite il vostro tempo in modo efficiente

Nella vita, il tempo è una risorsa preziosa e questo è particolarmente vero nel mondo dell’imprenditoria. Imparate a gestirlo bene, a delegare i compiti quando necessario e a stabilire le priorità per ottimizzare la produttività.

7. Prendetevi cura di voi stessi

Infine, non dimenticate che anche la vostra salute fisica e mentale è fondamentale. Prendetevi il tempo per riposare, staccare la spina quando necessario e prendervi cura del vostro benessere, in modo da poter dare il meglio di voi stessi alla vostra attività.

In breve, la gestione di un’azienda è un viaggio continuo, costellato da sfide di ogni tipo. Seguendo questi consigli, sarete meglio equipaggiati per navigare in questo mondo complesso e per mettere le probabilità a vostro favore.

Business plan: quali sono gli errori da evitare?

Come abbiamo più volte sottolineato nel corso di questa guida, scrivere un business plan è una fase cruciale nella creazione e nello sviluppo di un’azienda. Tuttavia, molti imprenditori, sia alle prime armi che esperti, possono commettere degli errori nella redazione di questo documento essenziale. Ecco i più comuni e i consigli per evitarli.

1. Sottovalutare i costi

Uno degli sbagli più comuni è quello di sottovalutare l’ammontare delle spese iniziali e operative. Questo può portare a problemi di flusso di cassa e compromettere la redditività dell’azienda.

💡 Consiglio: siate realistici e prudenti. Cercate attivamente tutte le possibili fonti di spesa e prevedete un capitale di sicurezza per eventuali imprevisti.

2. Sovrastimare i ricavi previsti

Spesso l’entusiasmo può indurre a un eccessivo ottimismo sui ricavi previsti, sopravvalutando le vendite e portando a decisioni finanziarie poco sagge.

💡 Consiglio: basate le vostre previsioni su solide ricerche di mercato, dati reali e ipotesi prudenti.

3. Trascurare l’analisi di mercato

Ignorare o sbagliare l’analisi di mercato è un altro grave errore. Senza una chiara comprensione del segmento di mercato in cui operate, della concorrenza e della domanda, il vostro business plan non potrà mai avere basi solide.

💡 Consiglio: investite tempo e risorse per realizzare un’analisi di mercato approfondita. Se necessario, rivolgetevi a esperti o consulenti specializzati.

4. Ignorare i potenziali rischi

Ogni business plan dovrebbe includere una sezione sui potenziali rischi. Trascurare o minimizzare questi rischi non permette di prendere in considerazione tutti gli aspetti e le sfaccettature del progetto imprenditoriale. E questo non è un buon segno né per voi né per i vostri potenziali investitori.

💡 Consiglio: identificate i rischi associati alla vostra attività, siano essi finanziari, operativi o legati al mercato, sviluppando anche delle strategie per mitigarli.

Un business plan ben scritto è una risorsa inestimabile per ottenere finanziamenti, guidare le vostre decisioni strategiche e convincere futuri partner o aziende a investire nella vostra attività. Evitando questi errori comuni, aumenterete le possibilità di successo e garantirete la solidità a lungo termine della vostra azienda!

I migliori software e strumenti per creare un buon business plan

Ammettiamolo, il processo di creazione di un business plan può essere complesso. Fortunatamente, oggi sono disponibili numerosi software e strumenti progettati proprio per facilitare questo compito.

Questi tool possono aiutare a strutturare il piano, fornire modelli per diversi settori e persino offrire analisi e previsioni finanziarie.

Ecco un elenco dei software e degli strumenti più consigliati.

1. LivePlan

LivePlan è uno dei pacchetti software per business plan più popolari sul mercato. Offre un’interfaccia intuitiva, modelli predefiniti e funzioni per monitorare i progressi finanziari dell’azienda.

2. Bizplan

Si tratta di un software intuitivo e dal design accattivante, apprezzato soprattutto per la vasta gamma di strumenti per la creazione di business plan in fasi, con video didattici per ogni sezione, le numerose guide disponibili, i consigli pratici di esperti del settore e funzioni per la previsione finanziaria.

3. GoSmallBiz

Fondato nel 1996 dall’imprenditore Fran Tarkenton, GoSmallBiz è una vera e propria piattaforma multifunzionale che offre strumenti di pianificazione aziendale su misura per le piccole imprese. Gli utenti possono anche trovare template e modelli intuitivi per creare un sito web gratuito e consultare esperti in campo legale e fiscale.

4. PlanGuru

PlanGuru è un software altamente specializzato sulla previsione del flusso di cassa. Si integra alla perfezione con Excel e offre agli utenti la possibilità di parlare dal vivo con un consulente.

5. Upmetrics

Upmetrics offre funzionalità specifiche per la creazione di business plan e l’analisi finanziaria. La sua dashboard semplice e intuitiva consente di monitorare facilmente i progressi aziendali.

Una piccola precisazione: l’utilizzo del software o dello strumento giusto può semplificare enormemente la stesura di un business plan, soprattutto per chi lo fa per la prima volta. Tuttavia, non dimenticate che questi strumenti da soli non bastano! Sono indispensabili un’attenta riflessione, una ricerca approfondita e una chiara comprensione del proprio mercato e della propria proposta di valore.

Conclusione

È assolutamente comprensibile essere titubanti quando si crea un business plan. Tuttavia, seguendo i nostri consigli, lo schema soprariportato e prendendo sul serio la ricerca finanziaria, di mercato e di settore, avrete un documento solido e di tutto rispetto che sarà determinante per il successo della vostra impresa.

Domande frequenti

Cos’è un business plan?

A cosa serve un business plan?

Quali sono i punti chiave di un business plan?

Quali informazioni includere in un business plan?